mercoledì 26 ottobre 2011

Tagliatelle al sugo di latte della nonna Maria

Io non ho mai conosciuto mia nonna Maria poiché è morta l'anno prima che nascessi.
So che era brava a cucinare ma negli ultimi anni cucinava meno perché mio padre era a dieta. So che amava molto il buio e che una volta mia madre, rientrando a casa e pensando non vi fosse nessuno, accese la luce e se la ritrovò seduta su una poltrona: si prese un bello spavento. So che il suo colore preferito era il verde e che, la prima volta che mia madre andò a casa di mio padre per conoscerla, le fece trovare un tavolo pieno di prosciutto e melone, perché a mia mamma piacevano.
So che avrebbe voluto una nipote femmina e i miei genitori mi hanno dato come secondo nome proprio Maria.

Mia mamma, qualche tempo fa, ha trovato in un cassetto un plico di fogli contenenti ricette scritte a mano proprio da mia nonna. Non sono molte: alcuni sughi, un po' di pesce, un paio di dolci. Ovviamente, non appena le ho viste, ho subito pensato di provarle al più presto e, adesso che è finalmente arrivata la stagione più fredda, mi sono messa all'opera. Su uno di questi fogli (che, tra l'altro, è l'unico che non riporta la scrittura di mia nonna ma quella di un'altra persona di cui purtroppo non conosciamo l'identità) come titolo era riportato "sugo per tagliatelle" ed era abbastanza strano poiché alla fine indicava l'aggiunta di un bel bicchiere di latte.
E così ecco che ho preparato le tagliatelle a mano e ho messo sui fornelli questo sugo. Il risultato è stato parecchio piacevole, un'idea originale da portare in tavola quando si ha voglia di sperimentare una ricetta un po' diversa ma si ha poco tempo e pochi ingredienti in casa. 
Ultima raccomandazione: vi riporto gli ingredienti e il metodo di preparazione così come è stato scritto su quel foglietto, dunque privi di dosi. Considerate il numero di persone e regolatevi di conseguenza, si sa che le nostre nonne (e spesso mamme) cucinavano ad occhio!

Ingredienti (per 4 persone):
300 g di farina Antigrumi Molini Pivetti;
3 uova;
1 pizzico di sale;

-per il sugo:
1 fetta di coppa*;
-olio q.b;
-cipolla;
-carne macinata;
-pepe q.b;
-sale q.b;
-1 dito di vino;
-abbondante pomodoro passato;
-basilico;
-1 spicchio d'aglio;
-1 bicchiere di latte.

*in realtà io ne avevo una confezione aperta, dunque ne ho usate circa 7-8.


Sulla spianatoia, fate la fontana con farina e al centro uova e il pizzico di sale. Impastate fino a quando gli ingredienti non saranno ben amalgamati, poi lasciate riposare per una mezz'oretta. Riprendete la pasta, stendetela e ricavate le tagliatelle.
Per il sugo (ricopio ciò che era scritto sul foglietto): "olio, una fettina di coppa con cipolla e fate rosolare. Aggiungete carne macinata con sale e un pizzico di pepe. Lasciare cuocere pochi istanti e quindi aggiungere un dito di vino. Assorbito il vino aggiungere abbondante pomodoro passato (pelati d'inverno), con l'aggiunta di basilico, cipolla e uno spicchio d'aglio per dare gusto al sugo e lasciare cuocere, aggiungendo un bicchiere di latte anziché acqua e lasciarlo ristringere al massimo."
Fate bollire abbondante acqua salata e fate cuocere le tagliatelle per qualche minuto, scolatele e condite con il sugo.
Con questa ricetta partecipo al contest "Le ricette...con la nonna" di Profumo di cose buone.

E nuovamente al contest "La pasta fatta in casa" di Fusilli al tegamino

sabato 22 ottobre 2011

Lasagne al pesto

Ed eccomi qui, con una nuova ricetta, tratta direttamente dalla cucina regionale ligure.
Il pesto...beh, non serve che io spenda molte parole su un prodotto che tutti voi conoscete, vi basti sapere che, da piccola, non rientrava tra le mie pietanze preferite, non saprei per quale particolare ragione. Negli ultimi tempi, invece, sto cominciando ad apprezzarlo sempre di più, complice forse anche il fatto che la rosticceria sotto casa a Genova ne prepara una variante buonissima che ho dunque deciso di replicare. Il risultato mi ha soddisfatta pienamente e la mozzarella di bufala che ho utilizzato ha dato quel tocco in più che davvero ha reso le lasagne speciali.

Ingredienti (per 5-6 persone):
400 g di farina Antigrumi Molini Pivetti;
4 uova;
1 pizzico di sale;
1 barattolo di pesto*;
1 mozzarella di bufala;
parmigiano grattugiato q.b.

Per la besciamella:
100 g di burro;
100 g di farina;
1 l di latte;
noce moscata q.b;
1 pizzico di sale;

*io ne avevo uno abbastanza grande, di circa 350-400 g, preparato in casa da un'amica di mia madre.

Cominciate a preparare la sfoglia: su una spianatoia fate la fontana con la farina, il pizzico di sale e le uova. Impastate fino a quando gli ingredienti si saranno ben amalgamati e lasciate riposare il composto per circa mezz'ora, poi riprendetelo e stendetelo con il mattarello o con la macchina apposita. Formate le sfoglie di lasagne delle dimensioni che preferite e scottatele in acqua che ha raggiunto il bollore per pochi minuti.
Occupatevi ora della besciamella: in un pentolino ponete il burro a sciogliere, quando questo sarà liquido aggiungete la farina setacciata (io ho utilizzato quella Antigrumi Molini Pivetti, dunque non ho avuto bisogno di setacciarla) e mescolate sul fuoco fino a quando non vi saranno più grumi, facendo ben attenzione che non si attacchi al fondo della pentola. Avete dunque ottenuto il cosiddetto roux.
A questo punto togliete dal fuoco e aggiungete il latte scaldato in precedenza, mescolando bene con un cucchiaio di legno. Rimettete sul fuoco, aggiungete un pizzico di sale e uno di noce moscata e fate cuocere a fiamma bassa fino a quando la salsa non si sarà addensata (circa 15 minuti). Lasciate intiepidire.
Aggiungete poi il pesto alla besciamella e mescolate, dopodiché siete pronti per comporre la lasagne. In una teglia abbastanza grande spalmate un sottile strato di besciamella al pesto, poi foderate con un primo strato di sfoglia, besciamella al pesto, mozzarella di bufala a dadini e parmigiano grattugiato. Continuate in questo modo fino a terminare la profila (nel caso vi avanzasse sfoglia e/o besciamella, utilizzate più contenitori, oppure congelate la sfoglia), avendo cura di finire con lo strato di besciamella, mozzarella e parmigiano.
Fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 25 minuti circa (a seconda della potenza dl vostro forno).
Et voilà!


E con questa ricetta partecipo al contest "La pasta fatta in casa" del blog Fusilli al Tegamino.


lunedì 17 ottobre 2011

Cheesecake Brownies e prima collaborazione!


La mia passione per tutto ciò che è made in USA cresce esponenzialmente ogni giorno di più, dunque quando mi sono imbattuta in questa ricetta di Donna Hay sul blog Croce e Delizia, che univa per di più due tra i dolci che amo più al mondo, beh, non ho potuto assolutamente resistervi. Non solo perché appunto il dolce in questione è un incrocio tra la cioccolatosa scioglievolezza dei brownies classici e la pastosa e liscia crema del cheesecake, ma anche perché visivamente questi dolcetti, posti in pirottini colorati ma anche semplicemente presentati in un piatto da portata, riescono a fare la loro bella figura con il minimo sforzo.
Dunque, bando alle ciance, vi consiglio vivamente di provare questa ricetta: non ve ne pentirete!

Ingredienti:
185 g di burro morbido;
20 g di cacao amaro setacciato;
180 g di zucchero semolato + 4 cucchiai colmi;
4 uova;
140 g di farina OO Molini Pivetti Antigrumi;
1/2 cucchiaino raso di lievito per dolci;
250 g di formaggio Philadelphia.


Sbattete 2 uova con il burro tagliato a pezzetti a temperatura ambiente e lo zucchero.
Setacciate la farina con il lievito (anche se nella ricetta originale non è previsto il lievito poiché la base del dolce deve rimanere bassa e umida, comunque io l'ho aggiunto in minima parte) ed unirla al composto insieme al cacao setacciato. Mescolate bene per amalgamare il tutto. Rivestite una teglia quadrata (di circa 20 cm di lato) con un foglio di carta da forno e versatevi l'impasto; successivamente, con il dorso del cucchiaio, create dei piccoli avvallamenti (nei quali si verrà poi ad addensare la copertura di formaggio).
Preparate ora la parte superiore del dolce: versate il philadelphia in una terrina e, utilizzando una frusta, amalgamatelo alle altre due uova e ai 4 cucchiai di zucchero, mescolando bene per non lasciare grumi. Versate poi il composto sulla base di al cioccolato e, con l'aiuto di una forchetta, "girate" l'impasto (come se si trattasse di una torta marmorizzata). Infornate a 160°C per 40-45 minuti. Sfornate, lasciate raffreddare e tagliate a quadrotti.


Come ho scritto nel titolo, con questo post La Cucina di Gigì si apre, finalmente, alle collaborazioni: qualche settimana fa ho ricevuto una mail dalla gentilissima Laura Malaguti dell'ufficio marketing dell'azienda Molini Pivetti, la quale mi chiedeva se ero disposta ad iniziare una collaborazione tra il mio blog e la loro azienda.
"Certamente!" ho risposto subito con gioia, e dopo un paio di settimane mi è arrivato a casa un pacco con tre kg della loro nuova farina Milleusi Antigrumi.
Che dire? La farina è liscissima e morbida, praticamente non è necessario setacciarla e si adatta a tutte le preparazioni (in uno dei prossimi post vedrete lasagne, biscotti, ecc... tutto preparato con la farina Molini Pivetti).
Che dire, ringrazio Laura e la Molini Pivetti per avermi scelta!


Et voilà!
Penso di avervi detto praticamente tutto, ad eccezione del fatto che, anche con questa ricetta, partecipo al contest de I dolci di Caia "USA sweet USA".

martedì 11 ottobre 2011

Tortini verdi liguri

Per chi non la conoscesse, la torta verde è una tipica varietà di "street food" ligure che viene venduta più o meno in ogni panetteria in tutta la regione. Ne esistono diverse varianti: la mia preferita in assoluto è quella alle zucchine, ma esistono anche quelle con verdure miste e con i carciofi.
Ho preso la ricetta da un'altra foodblogger Ka', anche lei ligure come me e il suo post originale lo potrete trovare qui. Io vi propongo la mia versione, molto simile a quella di Ka', con cui ho deciso di preparare dei piccoli tortini, ma che potrete usare anche per un testo "normale" di circa 22-24 cm di diametro.


Ingredienti (per la sfoglia):
150 g di farina OO;
1 pizzico di sale;
3-4 cucchiai di olio extravergine di oliva;
acqua tiepida q.b-

(per il ripieno):
500 g di zucchine;
1/2 cipolla;
1 pugno di riso;
2 uova;
50 g di grana grattugiato;
2 cucchiai di olio extravergine di oliva;
sale q.b;
pepe q.b.

Sulla spianatoia impastate la farina con il pizzico di sale, l'olio e l'acqua fino a quando non otterrete una pasta liscia e senza grumi, poi lasciate riposare. Nel frattempo lavate e tagliate gli zucchini a rondelle sottili e poneteli in una ciotola capiente. Tagliate anche la cipolla, unitela agli zucchini insieme al riso già cotto, le uova e il parmigiano. Mescolate il tutto.
Con il mattarello stendete la pasta sulla spianatoia il più sottile possibile: se decidete di preparare piccoli tortini dividete la pasta prima di stenderla in più parti, altrimenti stendete tutta la massa unita. Oliate ben bene la/le teglia/e e trasferitevi la pasta, poi versate all'interno il ripieno di verdura. Tirare la pasta rimanente (che risulterà piuttosto elastica e coprite la torta, poi spennellate con abbondante olio extravergine di oliva. Cuocete in forno preriscaldato a 200°C per 20 minuti circa i tortini o 30/40 minuti la torta singola.

  Con questa ricetta partecipo al contest di "Dolci a Gogò"





mercoledì 5 ottobre 2011

Plum Cake all'English Rose Tea

Se mi seguite su Facebook (a proposito, se non lo fate, date un'occhiata qui sulla destra e vedrete il mio banner, cliccate e chiedetemi l'amicizia!) saprete forse che quest'estate ho passato alcuni giorni fantastici sia a Londra con le amiche prima, che a Praga con la famiglia poi. Un paio di annetti fa avevo l'abitudine di postare qui sul mio blog una sorta di resoconto di viaggio, con foto e commenti (per esempio questo, oppure quest'altro).
Vi confesso che l'idea mi piace ancora e che vorrei avere più tempo per riproporre quel tipo di post, ma appunto le foto sono tantissime (tipo 1600 quelle di Londra...eh, si, sono quasi maniacale me ne rendo conto!), il tempo è poco e la voglia a volte c'è a volte no. Dunque vi dirò che per il momento mi limito a mostrarvi alcune immagini culinarie e non, poi magari, chissà, un giorno presa da un'insopprimibile voglia di pubblicare i miei racconti di viaggio tornerò con qualcosa di più dettagliato. ;-)
Ma veniamo ora alla ricetta di oggi, cosa ha a che fare con tutta questa introduzione sulla Patria della Regina Elisabetta?? Beh, ovviamente tutto!
Nel senso che saprete meglio di me che l'Inghilterra è patria del te delle 5 e che l'English  Rose è il fiore simbolo della Gran Bretagna. Dunque io, tra mille e più souvenir comprati, potevo forse lasciarmi sfuggire questo aroma così insolito? Appunto.


Ingredienti:
3 uova;
250 g di zucchero;
65 ml di olio di oliva;
140 ml di acqua;
260 g di farina;
1/2 bustina di lievito;
1 bustina di vanillina;
8 g di English Rose Tea (o qualsiasi altra tipologia di tè, potete sperimentare!);
40 g di cacao amaro;
1 limone (scorza grattugiata).

Amalgamate bene uova e zucchero, fino a quando non otterrete una crema chiara e gonfia. Unite l'olio, l'acqua, la scorza, la vanillina, il tè sempre continuando a mescolare, in seguito, poco alla volta aggiungete farina e lievito setacciati. Versate metà dell'impasto in uno stampo da ciambella imburrato ed infarinato, poi incorporate al rimanente il cacao setacciato. Versate anche l'ultima parte dell'impasto, poi immergetevi una forchetta e cominciatela a girare all'interno della crema, in questo modo si fornirà la fantasia tipica del marmorizzato.
Infornate la ciambella per circa 45 minuti a 170°-180° (a seconda della potenza del proprio forno).

Un simpatico amico roditore a Kensington Garden

Una fantastica bakery a Portobello...ovviamente non potevo lasciarmi sfuggire un cupcake, il migliore che io abbia mai assaggiato! 
Anche la Red Velvet Cake aveva un aspetto invitantissimo...la prossima volta!

Non potevo assolutamente uscire dalla Bakery senza il mio pacchettino con il cupcake!

Ma cosa c'è di più buono di un bel muffin super cioccolatoso?

Ahhhh, i cupcakes...

E veniamo alle note dolenti...io GIURO che non mangerò mai più un fish and chips in vita mia. Non avevo pregiudizi sulla cucina inglese e non mi faccio problemi a mangiare "schifezze" quando non sono in Italia, ma questo è stato veramente pessimo. Sarà che l'abbiamo mangiato in un locale economico, ma la pesantezza di questo fish and chips ancora mi tormenta!

E voi? Avete esperienze londinesi (gastronimiche e non) da raccontare?




Anche con questa ricetta partecipo al contest "The sweet tea" del blog La dolce vita.

E ancora al contest "Pronti per ricominciare??" del blog Olio e Aceto

E al blog candy di Zampette in pasta